La Legge di stabilità 2015 (Legge 23 dicembre 2014 n. 190), articolo 1, commi 655 e 656, aumenta retroattivamente la tassazione sugli utili e i dividendi percepiti dagli enti non commerciali a partire dal primo gennaio 2014. La percentuale di esclusione da tassazione di tali dividendi, sino ad oggi pari al 95%, scende, infatti, al 22,26%. Gli utili distribuiti dal primo gennaio 2014 diventano, quindi, imponibili per il 77,74%.
A parziale compensazione di tale inasprimento fiscale viene riconosciuto un credito d’imposta pari alla maggiore IRES dovuta dagli enti, nel solo periodo d’imposta in corso al primo gennaio 2014, che potrà essere utilizzato esclusivamente in compensazione a decorrere dal primo gennaio 2016, per 3 anni, nella misura del 33,33% annuo.
Tale modifica avrà effetti assai rilevanti, fra gli altri, per i Trust residenti in Italia e che detengono partecipazioni societarie, il cui regime è equiparato a quello degli enti non commerciali, diminuendo gli attuali vantaggi derivanti dalla gestione delle partecipazioni sociali mediante un trust.
Infatti, per i Trust non commerciali c.d. “opachi”, cioè i cui redditi vengono direttamente attribuiti al Trust medesimo, e non ai singoli beneficiari, la tassazione del dividendo passerà dall’attuale 1,375% (pari al 27,5% di aliquota IRES sul 5% del dividendo) al 21,38% (pari al 27,5% sul 77,74% del dividendo).
Al contrario, nei Trust non commerciali c.d. “trasparenti”, i dividendi sono imputati e tassati direttamente in capo ai beneficiari, in proporzione della relativa quota di partecipazione al Trust.
La tassazione in capo al beneficiario (per il quale supponiamo applicabile, per esempio, un’aliquota marginale IRPEF del 43%) aumenterà in modo ancora più evidente: dall’attuale 2,15% al futuro 33,42%.